Da un video WhatsApp ai soccorsi: la storia di un video che ha salvato la vita di una donna in procinto di fare una scelta fatale.
Sventato tentato suicidio: in aiuto un video WhatsApp (Fiorenzaoggi.it)
Oggi raccontiamo di una vicenda dove è coinvolto un grande nemico della nostra società moderna: il suicidio. Un male del nostro mondo che sta dilagando e si sta espandendo in maniera sempre maggiore. Frutto di una società che altera la salute mentale e ci spinge oltre dei limiti che non vorremmo vivere, la donna ha preso una scelta che è stata sventata in tempo, grazie ad un susseguirsi di interventi e azioni partiti da un video di WhatsApp.
Video WhatsApp: ecco cosa ha salvato una donna
Quando parliamo di suicidi dobbiamo poter contestualizzare i dati nel mondo in cui viviamo. Il suicidio è la quarta causa di morte al mondo e registra numeri davvero importanti ogni anno. Solo nel 2023 si sono contati 800mila suicidi nel mondo e di questi 46mila di adolescenti. Una piaga, un dolore che invade le nostre strade e la nostra società, davanti un ambiente sociale che ha assunto dei ritmi e degli obiettivi che non permettono alla salute mentale di essere coltivata, anzi, viene abbandonata. Altre le priorità, il lavoro, i soldi, la carriera, gli esami, per non aggiungere casa, stipendi, figli, mutui.
Una somma di preoccupazioni che non sono singolari ad una situazione, ma sono endemiche e costituiscono la struttura della società che ci siamo costruiti. Abbiamo scelto di vivere in un mondo che lavora verso il profitto e non il benessere. Che se decide di tendere spinge verso il benessere economico e non mentale. Una società che ha ritmi e richieste che mettono in difficoltà tutta la società e che i giovani introiettano su se stessi anche troppo presto. Il dato riguardante i suicidi giovanili è in continua crescita e con l’avvento del COVID abbiamo vissuto una macabra realtà: il picco dei suicidi adolescenziali.
Disturbi psichici, depressione e suicidio: il male del mondo moderno
Sono aumentate le diagnosi di disturbi psichici e di sintomi depressi, con un aumento importante del 30% solo durante la pandemia, coinvolgendo 1 persona su 3. “Ora è in atto una ‘policrisi’ in cui pandemia e guerra, inflazione e turbolenze sociali stanno facendo da miccia accesa al disagio mentale” spiega la presidente Sip (Società Italiana di Psichiatria) Emi Bondi “ma nonostante ciò le risorse a diposizione dei Servizi di Salute Mentale pubblici sono in continuo calo ed oggi (fine 2023) sono pari al 2,75% del Fondo sanitario nazionale, mentre l’indicazione europea è del 10% per i Paesi a più alto reddito.”
Insomma una situazione al limite che sta mettendo alla prova tutto il mondo davanti una grande piaga di una società che non ha investito sulla salute mentale. Psicologo di base, bonus psicologico e così via discorrendo davanti le tante proposte ancora non andate a buon fine che hanno rallentato un recupero sociale della situazione. Così ci si affida alle persone che si hanno attorno e chi ha la “fortuna” di riuscire a prendere in tempo il problema, come è successo a Pratola Peligna.
Suicidio: il dramma dilagante nella società
Siamo a Pratola Peligna, un comune abruzzese, in provincia dell’Aquila. La situazione, molto veloce, si è costituita in pochissimo tempo. Una donna, in preda ad un momento di crisi, ha chiamato la sua amica in videochiamata e le ha confessato l’intenzione di volersi togliere la vita. L’amica, in maniera tempestina e senza allarmare la donna, ha avvertito il marito, affinché si muovesse per poterla salvare.
Eccoci quindi al momento del tentato suicidio, quando il marito, avvertito dall’amica e con il supporto del 118, chiamato subito, è riuscito a sventare il suicidio. La donna, scossa, è stata soccorsa da 118 e carabinieri arrivati sul posto. Una situazione che stava per diventare un tragedia ma che, una videochiamata, ha sventato. Repentina l’amica ad avvertire il marito così da creare l’effetto domino desiderato per riuscire a fermare il tragico gesto della donna.
Salva per una videochiamata: ecco come è stato sventato il suicidio
Successivamente è stato riscontrato, secondo quanto affermato dall’amica, che la donna era in uno stato psicofisico alterato. Proprio in quel momento le ha confessato di volerla fare finita, permettendo all’amica di poterla salvare. Successivamente la donna è stata trattenuta in ospedale per ulteriori accertamenti.
Un caso importante che ci ricorda ancora quanto sia fragile la salute mentale e quanto, tutti noi, corriamo questo pericolo costantemente. Normale pensare “non accadrà mai a me“, ma è facile che possa succedere e che si possa raggiungere uno stato psicofisico come quello della donna. Non bisogna mai sminuire qualunque tipo di segnale, ma sempre porci attenzione e curarsi.