Sono sempre più diffuse le truffe romantiche che avvengono tramite internet e che portano le vittime a sborsare soldi. Ecco come proteggersi.
Grazie a internet, sempre più persone sono connesse tra loro. I social hanno abbattuto le distanze creando nuovi legami virtuali. Sempre più persone sono schiave delle nuove tecnologie e vanno alla ricerca di follower e like per sentirsi meno soli. Contemporaneamente sono aumentate anche le app che permettono di trovare l’anima gemella. Da Tinder a Facebook dating, uomini e donne si iscrivono per entrare in relazione con un numero sempre maggiore di persone.
Non tutti i profili con cui si chatta però sono veritieri. Alcuni truffatori hanno capito le potenzialità che offre la rete e si nascondono dietro lo schermo del computer. Può capitare quindi di imbatterci in uomini e donne che in realtà usano le foto di altre persone e creano identità fittizie al solo scopo di truffarci e chiederci dei soldi. Si tratta delle romantic scam, ossia truffe romantiche, ma anche di revenge porn sempre più diffuso soprattutto tra giovanissimi. Molte vittime si vergognano a denunciare e quindi i reati denunciati sono minori rispetto a quelli reali.
Truffe romantiche, in cosa consistono e come proteggersi
Secondo i dati diffusi dal Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni Ivano Gabrielli al quotidiano Il Giornale, attualmente si sono contano 283 casi di revenge porn (di cui 29 in danno di minori) e 115 persone indagate.
Mandare foto o video di nudo porta l’altro a poter diffondere queste immagini a chiunque anche solo per vendetta dopo la fine di una relazione. È consigliabile quindi evitare di mandare immagini in intimo al proprio partner. Nel 2021 invece si è registrato un incremento del 118 % delle truffe romantiche rispetto ai casi trattati nel 2020.
Le vittime sono uomini e donne di diversa età ed estrazione sociale che sognano di trovare l’anima gemella. Si affidano quindi a persone incontrate via chat ma che non hanno mia visto. Andando avanti nella conversazione, i truffatori spingono le vittime a fidarsi sempre di più e arrivano a chiedere dei soldi spiegando di essere in difficoltà economica.
“Ti amo, ho bisogno di soldi” è una delle frasi più utilizzate dai malviventi. La vittima quando ci casca fa partire dei bonifici e poi il suo amato scompare nel nulla. E consigliabile quindi incontrare dal vivo le persone con cui parliamo, sempre di giorno e accompagnati da amici, per verificare che esistano realmente. Non bisogna inoltre vergognarsi e denunciare sempre.