Grande commedia italiana con due autori italiani di livello come Massimo Troisi e Roberto Benigni. Ma Frittole, esiste?
Era il 1984 quando nei cinema italiani uscì questa commedia firmata da due dei più importanti e talentuosi autori degli ultimi quarant’anni che nella loro carriera artistica hanno anche ottenuto un Oscar.
Stiamo parlando di Non ci resta che piangere film che vede come protagonisti indiscussi Roberto Benigni e Massimo Troisi due amici che si sfogano e si confidano in un auto durante l’attesa del passaggio di un treno. Scena con il casellante che non sa quando passerà il convoglio.
I due decidono di cambiare strada, ma un acquazzone li porterà a ripararsi in una casa-albergo in una campagna toscana.
Quando vengono ospitati tutto cambia: gente che è vestita in tipica epoca medioevale e luce prodotta dalle candele.
Dov’è Frittole?
Di grande rilevanza è la scena in cui i due ospitati da Vitellozzo padrone dell’albergo vedono il fratello urinare dal balcone e si rendono che qualcosa non va. Escono Mario domanda intimorito ad un passante: “Ma mica siamo nel 1400, no?” ed un passante che replica che si trovano a Frittole “Eh quasi 1500!”
Mario (Massimo Troisi) non crede alle sue parole e non ammette di essersi trovato nel passato, infatti si vergogna anche di vestirsi nella moda di quei tempi. Saverio (Roberto Benigni) sembra accettare questa nuova dimensione storica.
Quante persone avranno tentato di controllare su cartine geografiche o su internet dove si trovi questo paesino di nome Frittole? Ebbene, Frittole non esiste! È pura invenzione dei due registi del film allestito nel set di Cinecittà.
Film girato nel Lazio
Tra gli altri protagonisti del film ci sono Pia interpretata da Amanda Sandrelli la ragazza della quale Mario si innamora, Astriaha la donna amazzone che trascina i due malcapitati in Spagna a Palos dove incontrano addirittura Leonardo Da Vinci interpretato da Paolo Bonacelli che conferma l’epoca in cui i due si trovano.
Assistono addirittura alla partenza di Cristoforo Colombo verso le Americhe e lì si demoralizzano definitivamente.
Il film è girato perlopiù totalmente nella regione Lazio, al Lago di Bracciano ad esempio è sito l’albergo dove i due si vanno a riposare; oppure l’epica e divertentissima scena con il doganiere “Chi siete? Cosa portate? Sì, ma quanti siete? Un fiorino!” è registrata al Castello di Rota e da come dicono coloro che hanno vissuto le riprese era impossibile finire la scena per le risate che coinvolgevano tutti i presenti e la troupe.
A Cala di Forno invece, si gira la scena finale in cui i due si trovano a Palos in Spagna. La località è in Toscana in piena Maremma in cui Mario preso dall’ansia e dalla voglia di tornare a casa tenta di fermare Cristoforo Colombo che salpa con le tre caravelle. Film geniale, divertente ed allo stesso tempo anche malinconico.