Dramma ad Eboli in provincia di Salerno dove un bimbo di appena un anno è morto causa l’attacco di alcuni pitbull
È la notizia che sta facendo il giro del web e dei media, quella della morte di un bambino di soli 13 mesi, sbranato da dei pitbull a Campolongo, un comune in provincia di Salerno.
L’episodio è avvenuto verso le 8 del mattino, in una villa in cui i cani erano spesso rinchiusi in uno spazio. Ci sono dei dubbi ancora da chiarire perché inizialmente si diceva che il piccolo Francesco era tra le braccia dello zio, poi le voci sostengono che era con la mamma.
Ma cosa ha causato l’attacco dei cani? Secondo quanto si evince dalle testimonianze, i cani avrebbero scambiato il bambino per un pupazzo.
“I cani non conoscevano il bambino”
I cani erano di proprietà di un vicino di casa, che quando vedevano il bambino uscire, li rinchiudevano nello spazio antistante. Quindi si sapeva della presenza di questi animali.
Le parole della zia del piccolo Francesco evidenziano come i cani non conoscevano il bambino: “Non hanno mai attaccato nessuno, forse sono scappati dalla stanza quando lo hanno visto. Erano di una mia amica che abita qui. Noi li conoscevamo, ma non si sono mai buttati addosso a noi. Mia sorella è venuta qui solo ieri sera a casa della sua amica con il bimbo. Ha dormito qui con l’amica. Il papà del bimbo invece non c’era”.
Drammatico invece il racconto dello zio Giuseppe: “Stavo dormendo, ho sentito mia sorella urlare, ho fatto una corsa per vedere cosa succedeva ed ho visto i cani che sbranavano il bambino. Non sono riuscito a salvarlo, lo tenevano per la spalla e per i piedi”.
Dove sono i cani?
Tra le prime ricostruzioni dei carabinieri, la più valida è quella relativa al fatto che i pitbull avrebbero attaccato la madre col bambino perché non l’hanno mai visto e quindi lo consideravano un pericolo.
Ma la maggior parte dei cani non tende ad attaccare senza una vera motivazione, il cane lo fa per difendersi. I carabinieri inoltre, stanno indagando se i pitbull scorazzavano nelle zone senza guinzaglio.
Da quanto sostiene Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anvi) i cani ed i bambini non dovrebbero mai stare insieme da soli in una stanza, specialmente se si trattano di animali da difesa o combattimento.
I cani adesso sono stati portati nella nella “Dog’s Town” di Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, dove non verranno abbattuti.
Per quanto riguarda il funerale del piccolo Francesco, le spese saranno effettuate dal comune di Eboli che ha ordinato giornata di lutto cittadino per questo tragico evento.