Il Governo ha varato il bonus badanti. Scopriamo insieme tutti i dettagli di una misura che avrà 24 mesi di validità
Il nuovo bonus per le badanti, introdotto con il Decreto Legislativo sul Lavoro approvato il 26 febbraio, sta generando grandi aspettative. La durata degli incentivi è di 24 mesi, due anni. Scopriamo insieme cosa prevede questa importante misura di welfare.
Importante perché, come ben sappiamo, sono tanti gli anziani e le persone in difficoltà che necessitano di compagnia e assistenza. Non tutti, però, possono permetterselo. Questo incentivo voluto dal Governo mira proprio ad abbattere alcune disuguaglianze e rendere meno amara l’età della maturità per alcune persone.
Nonostante tutto, il welfare italiano si conferma uno dei più completi al mondo. E anche la politica dei bonus, nata con la pandemia da Covid-19, continua a dare sollievo a tanti, viste le difficili condizioni economiche in cui versa il Paese.
Dunque, il nuovo bonus per le badanti offre un importante sollievo finanziario per le famiglie che necessitano di assistenza per gli anziani non autosufficienti, ma è vincolato a rigidi criteri di reddito e altre condizioni specifiche. Entriamo nel dettaglio delle misure proposte.
Cosa prevede il bonus badanti
Con un finanziamento di 137 milioni di euro dal 2024 al 2028, prelevati dal programma nazionale “Giovani, donne e lavoro 2021-2027”, il bonus mira a coprire il costo del lavoro domestico. Si tratta di un lavoro spesso sottovalutato un po’ da tutti i governi, ma che, invece, svolge un ruolo fondamentale nella società. Questo incentivo, della durata di due anni, sarà disponibile per la richiesta dal 1° aprile 2024 al 31 dicembre 2025.
L’obiettivo principale del bonus è fornire un esonero totale fino a 3.000 euro all’anno per l’assunzione di badanti che assistono anziani di almeno 80 anni non autosufficienti e beneficiari di indennità di accompagnamento. La decontribuzione è del 100%, coprendo sia i contributi (INPS) che gli assicurativi (INAIL). Tuttavia, c’è una restrizione importante legata al reddito: solo i nuclei familiari con un ISEE fino a 6.000 euro possono accedere al bonus.
Il bonus è biennale e può essere richiesto sia per la prima assunzione sia per la trasformazione del contratto a tempo indeterminato. Tuttavia, l’esenzione non è concessa se il rapporto di lavoro tra la badante e la famiglia è cessato da meno di sei mesi. Inoltre, sono escluse le assunzioni di parenti o affini, a meno che non siano invalidi, ciechi o religiosi.