L’E.Coli si può diffondere anche nella nostra cucina: gli errori che facciamo tutti e che mettono in pericolo la nostra salute.
L’Escherichia coli (E. coli) è un batterio che vive regolarmente nell’intestino di uomo e animali. La maggior parte dei ceppi di E. coli sono innocui, anzi, alcuni aiutano la digestione e la produzione di vitamine.
Tuttavia, alcuni ceppi patogeni possono causare diverse malattie, tra cui: infezioni urinaria, gastroenteriti, colite emorragica. Le infezioni urinarie, che colpiscono soprattutto le donne, provocando dolore e bruciore durante la minzione, frequenza urinaria e urina torbida.
La gastroenterite provoca un insieme di sintomi che vengono accusati indifferentemente da uomini e donne e che comprende nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e febbre. La gravità varia e in alcuni casi può essere necessario il ricovero in ospedale.
Infine la colite emorragica è una forma grave di gastroenterite causata da ceppi di E. coli che producono tossine. Può provocare diarrea sanguinolenta, dolori addominali intensi e, in casi rari, complicazioni renali. L’E.coli si trasmette essenzialmente attraverso il consumo di cibo o acqua contaminati da feci di animali infetti. Più nello specifico, i comportamenti più a rischio sono:
- Mangiare carne cruda o poco cotta
- Consumare verdure crude non lavate correttamente
- Bere acqua contaminata
- Non lavarsi le mani dopo essere andati in bagno.
La verdure insospettabile che può portare l’E.coli
L’Escherichia Coli sopravvive e si moltiplica spesso sulle verdure a foglia verde come lattughe di ogni tipo, cavoli e spinaci. Ovviamente per evitare la contaminazione del nostro organismo è necessario lavare accuratamente le verdure prima di consumarle, anche nel caso in cui si tratti di verdura già lavata, tagliata e imbustata.
Il motivo è che in determinate condizioni ambientali l’E.coli si moltiplica molto più facilmente. Rispetto alle altre verdure a foglia verde la lattuga risulta essere la più rischiosa dal punto di vista della trasmissione dell’E.coli. In particolare questo avviene se la lattuga viene conservata a temperatura ambiente, mentre se viene conservata in frigorifero a 4° o a temperature inferiori, allora la moltiplicazione del batterio è molto più lenta.
Oltre a questo, i succhi che escono dalle foglie tagliate nutrono i batteri E.coli favorendone la moltiplicazione. Per questo è molto facile che nelle confezioni di lattuga in busta si sviluppi l’E.coli. Il motivo è che tutte le foglie delle verdure presenti nella busta sono state tagliate.
Se nella confezione ci dovessero essere tracce di E.coli e la confezione è rimasta per diverso tempo esposta a una temperatura ambientale superiore ai 4° (cioè fuori frigo, come può accadere spesso durante i trasporti), con ogni probabilità il batterio si sarà moltiplicato all’interno di essa. Meglio allora acquistare lattuga fresca, metterla in frigo e tagliarla soltanto al momento di consumarla.