Stanno per arrivare due festività molto sentite in settimana e già ci sono polemiche sui negozi se devono restare aperti o chiusi
Giovedì è 25 aprile Festa della Liberazione, mentre mercoledì prossimo è il tanto atteso 1° maggio festa dei Lavoratori, e si sa che la maggior parte delle persone tiene molto a queste giornate anche per ottenere un po’ di relax e pause.
Sono già migliaia anche i turisti che affolleranno l’Italia in questi giorni e quindi una buona parte dei negozi, centri commerciali e varie aziende resteranno aperte per accogliere le varie persone che invaderanno le diverse città.
Ed in questi giorni sta scoppiando una polemica proprio per questo argomento. Infatti sono tanti i comitati che scendono in piazza contrari a queste decisioni.
“Ma ti serve proprio oggi”?
Grande protesta da parte dei sindacati italiani che intendono alzare un muro contro negozi, supermercati e grandi catene commerciali che lavoreranno anche in questi due giorni molto particolari.
È partita infatti la campagna con una frase provocatoria e alquanto particolare che dice: “Ma ti serve proprio oggi?”
Uno slogan forte che intende spingere e convincere la gran parte dei commercianti a chiudere le proprie attività nei giorni del 25 aprile ed il 1° maggio, come da tradizione.
Infatti secondo i sindacati né la legge, né il contratto collettivo nazionale di lavoro prevedono l’obbligo della prestazione lavorativa in occasione delle festività.
Chi resterà aperto?
Sorge spontanea una domanda per quanto riguarda quei giorni che stanno per arrivare: quali sono i negozi o le attività commerciali che saranno aperti?
Da tanti anni ormai, le grandi catene commerciali restano aperte sia per incassare una buona quantità di denaro che per accogliere una buona parte di cittadini che passeranno la giornata al loro interno.
Ikea ad esempio, ha informato in un comunicato ufficiale che resterà aperto giovedì 25 aprile; lo stesso anche farà Esselunga che ha evidenziato che i propri punti vendita effettueranno orario festivo 9-20.
Come c’è scritto su Repubblica, Auchan lascerà operativi 8 centri nel Lazio nelle 48 ore in cui ci sarà maggior afflusso di persone.
Per quanto riguarda il 1° maggio Coop ed Esselunga hanno deciso di rispettare la festività.
“Nei giorni di festa non si deve lavorare men che meno nel giorno dedicato alla festa del Lavoro”, sostengono i sindacati del commercio, ma sono vari i commerci che resteranno aperti, creando una specie di guerra contro tutti, che intendono rivendicare il diritto delle lavoratrici e lavoratori del commercio di poter condividere e trascorrere con i propri cari e le proprie famiglie alcune giornate dell’anno.
In una nota di Filcams, Fisascat e Uiltucs della Lombardia, c’è scritto:
“In considerazione del fatto che alcune imprese, soprattutto della Grande Distribuzione, hanno fatto sottoscrivere ai dipendenti nella lettera di assunzione, in modo del tutto illegittimo, l’obbligo del lavoro festivo, invitiamo questi ultimi, in caso di pressioni o forzature da parte dell’azienda, a rivolgersi ai propri rappresentanti sindacali oppure alle sedi sindacali territoriali di Filcams, Fisascat, Uiltucs”.