Amazon dovrà pagare una multa di 10 milioni di euro all’Antitrust: cosa ha portato l’associazione dei consumatori a questa decisione?
Tra le aziende più di successo e radicate a livello mondiale figura sicuramente Amazon. Basti pensare che il fatturato per il 2022 si è attestato su 514 miliardi di dollari e che Jeff Bezos, fondatore ed ex CEO dell’azienda, figura da anni tra gli uomini più ricchi del mondo. L’azienda si distingue in particolare per la sua attenzione al cliente, che oltre ad avere accesso a una sconfinata gamma di prodotti è anche tutelato nelle fasi di acquisto, reso, sostituzione e via dicendo.
Eppure non è tutto oro quello che luccica e anche Amazon presenta degli aspetti controversi. Un esempio riguarda le condizioni di lavoro dei corrieri, che molto spesso arrivano a lavorare anche fuori orario e sono sottoposti a grandi pressioni dell’azienda per poter mantenere determinati standard. Un altro problema è stato messo in luce anche dall’Antitrust, che ha multato Amazon per ben 10 milioni di euro.
Antitrust vs. Amazon: 10 milioni di euro di multa per aver attuato questa pratica
Ma cosa è successo? L’Antitrust si occupa tendenzialmente di controllare l’attività delle aziende al fine di evitare che possano assumere caratteristiche di monopolio all’interno del mercato. Si tratta dunque di un ente che lavora su ampissima scala e da cui nemmeno Amazon è immune. Dopo una serie di indagini, infatti, l’Antitrust è giunto a multare l’azienda per 10 milioni di euro poiché induce i consumatori a effettuare acquisti periodici dello stesso prodotto.
Sul sito di Amazon, in effetti, è possibile scegliere tra acquisto singolo e acquisto periodico di uno stesso prodotto. Nel primo caso avviene un acquisto una tantum, nel secondo si avvia un ciclo di acquisto periodico che può avvenire a intervalli regolari di settimane o mesi. Il problema, però, è che l’opzione di acquisto periodico è quella che sul sito appare di default.
L’acquisto periodico lede la libertà di scelta del consumatore
E quanti sono i consumatori che, anche inavvertitamente, avviano un ciclo di acquisti di questo tipo? Secondo l’Antitrust questa pratica lede la libertà di scelta, comportando profitti illeciti per l’azienda. Tutto ciò è costato ad Amazon ben 10 milioni di euro: chissà se d’ora in avanti l’opzione di acquisto periodico verrà rivista o se, addirittura, verrà eliminata del tutto?