Dopo soli tre mesi di erogazioni dell’Assegno di Inclusione già è stato sospeso? Dovete conoscere i motivi per rimediare al problema.
Come può agire il cittadino in caso di sospensione del versamento dell’Assegno di Inclusione? Proponiamo una guida sulla procedura da seguire per ricominciare ad ottenere i soldi sulla Carta di Inclusione.
Dal 1° gennaio 2024 l’INPS eroga l’Assegno di Inclusione alle famiglie ex percettrici del Reddito di Cittadinanza con minori, over 60, invalidi o in condizioni di svantaggio sociale. La prestazione ha un valore minimo di 500 euro e si ottiene soddisfacendo determinati requisiti reddituali e patrimoniali e avendo un ISEE entro i 9.360 euro. Gli interessati per ricevere la Carta di Inclusione devono non solo inoltrare domanda di accesso alla misura ma anche sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale.
Ci sono tanti paletti da rispettare, dunque, oppure l’Assegno di Inclusione non verrà erogato. Può capitare, poi, che sebbene sia stato versato a gennaio e febbraio la mensilità di marzo non arrivi. Controllando il sito INPS si potrebbe scoprire che le erogazioni sono state sospese. Quale può essere il motivo e come rimediare?
Assegno di Inclusione, cosa fare se è stato sospeso
Dal 18 dicembre 2023 è attiva la piattaforma per l’invio delle domande di Assegno di Inclusione. Chi ha proceduto alla richiesta fin da subito e firmato il PAD entro il 7 gennaio avrà iniziato a ricevere i soldi già entro fine gennaio stesso. Chi ha tardato ma sottoscritto il PAD entro il 31 gennaio avrà già ricevuto la ricarica a metà febbraio. In generale l’Assegno di Inclusione viene erogato per la prima volte il mese successivo a quello di sottoscrizione del PAD.
Il percettore che ha già ritirato la Carta di Inclusione e ricevuto uno o due versamenti perché non dovrebbe ricevere le stesse somme a marzo? Il problema potrebbe essere legato all’ISEE in corso di validità. Fino a febbraio l’INPS ha considerato l’ISEE 2023 ma ora l’unico valore valido è l’ISEE 2024. Chi non ha proceduto con il nuovo calcolo vedrà sospendersi i pagamenti. Risulterà, infatti, privo dei requisiti di accesso alla prestazione mancando l’ISEE in corso di validità.
Fortunatamente si può rimediare procedendo immediatamente con la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica in modo tale da calcolare il nuovo valore 2024 dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Il cittadino può agire in autonomia tramite il portale dell’INPS dove è presente il modello precompilato. In alternativa ci si può rivolgere ai CAF e patronati. Se la sospensione dovesse essere legata ad un motivo diverso consigliamo di rivolgersi alla sede INPS di competenza.