Per alcuni lavoratori, la possibilità di andare in pensione prima dell’età pensionabile standard può essere una prospettiva allettante
La strada verso la pensione sembra allontanarsi per molti italiani, ma per alcune categorie di lavoratori ci sono delle opzioni che consentono di accedervi prima del previsto. Proviamo a capire chi, in attesa della pensione, può usufruire di alcune misure come soluzione tampone.
Per alcuni lavoratori, la possibilità di andare in pensione prima dell’età pensionabile standard può essere una prospettiva allettante. Alcune categorie lavorative possono usufruire di regimi pensionistici anticipati, purché abbiano accumulato un certo numero di anni di contributi e soddisfatto determinati requisiti. Inoltre i lavoratori possono beneficiare di altre forme di sostegno durante il periodo di transizione verso la pensione.
Ad esempio, la Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità per disoccupati erogata dall’INPS, che fornisce un sostegno finanziario durante il periodo di disoccupazione. Invece il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) rappresenta una somma di denaro versata al lavoratore al termine del rapporto di lavoro, che può essere utilizzata come forma di risparmio aggiuntivo per il periodo di pensionamento.
Indipendentemente dall’opzione scelta, è fondamentale pianificare attentamente il proprio percorso verso la pensione. Consultare un esperto in materia di previdenza sociale può essere utile per comprendere appieno le opzioni disponibili e pianificare un futuro sicuro e stabile.
In attesa della pensione, ecco di cosa si può usufruire
Tra le persone che, in attesa della pensione possono avere Naspi, Tfr e altre misure ponte, ci sono gli operai della linea di catena, che possono usufruire di un’agevolazione che permette loro di andare in pensione a 61 anni e 7 mesi di età, avendo accumulato almeno 35 anni di contributi e completato la quota 97,6. Questa opportunità si estende anche agli operai degli stabilimenti Stellantis in Italia.
Tuttavia, affinché possano accedere a questa pensione anticipata, è necessario che abbiano svolto tale attività lavorativa per almeno la metà della loro vita lavorativa o per almeno 7 degli ultimi 10 anni. Questa regola rende la prospettiva della pensione più concreta per coloro che hanno raggiunto una certa età, come ad esempio chi ha 55 anni. Per loro, la pensione sembra più vicina, poiché mancano meno di 7 anni al momento del pensionamento.
Ma ci sono ulteriori vantaggi in arrivo per gli operai e i lavoratori di Stellantis. Il 22 marzo, sindacati e azienda hanno raggiunto un accordo per nuovi incentivi all’esodo per coloro che accettano di lasciare l’azienda in via definitiva. Questi nuovi incentivi prevedono un bonus di 80.000 euro per i lavoratori con almeno 55 anni di età.
Un’opportunità allettante che, unita probabilmente a due anni di Naspi (indennità per disoccupati INPS), potrebbe rappresentare una solida rete di sicurezza economica per coloro che decidono di lasciare il lavoro. La Naspi permette di percepire il 75% dello stipendio medio degli ultimi 4 anni, con una riduzione graduale del 3% al mese.
Considerando questi incentivi, i lavoratori di Stellantis avrebbero non solo accesso agli 80.000 euro di bonus e alla Naspi, ma anche al Trattamento di Fine Rapporto. E una volta terminata la Naspi, a 57 anni di età, la prospettiva della pensione con il meccanismo di usura consentirebbe loro di accedervi in poco più di 4 anni.