Cosa succederà alle pensioni il prossimo anno? La tanto attesa riforma vedrà finalmente la luce? Analizziamo la situazione nei dettagli.
Il nodo delle pensioni resta di primaria importanza. Abolire la legge Fornero entro la fine di questa legislatura è un dei principali obiettivi del Governo Meloni. Vediamo cosa succederà nel 2025.
La riforma delle pensioni è stata uno dei cavalli di battaglia di Giorgia Meloni e della sua squadra di Governo durante la campagna elettorale. La attendevamo già per il 2024 ma la mancanza di sufficienti risorse economiche hanno reso impossibile attuarla. Vedrà finalmente la luce nel 2025? Possiamo tornare a sperare nella cancellazione della legge Fornero e nell’estensione a tutti i lavoratori di Quota 41?
Gli interrogativi sono tanti. Le certezze del Governo poche. Forse ancora troppo poche per fare previsioni. Una cosa, però è sicura: le casse dell’Inps non sono messe bene. Nei prossimi anni, pur con le migliori intenzioni, non sarà possibile agevolare troppe uscite anticipate dal lavoro. Il rischio è quello di far crollare tutto il sistema di previdenza sociale.
Bisogna sperare per il meglio ma essere sempre pronti al peggio. Soprattutto quando si parla di pensioni. Cosa succederà nel 2025? Non è escluso che diverse misure di pensione anticipata non verranno riconfermate.
La spesa pubblica per le pensioni nel 2024 supererà i 337 miliardi di euro con un incremento annuo del 5,8%. Per il triennio 2025-2027 l’incremento annuo non dovrà superare il 2,9%. È del tutto improbabile, dunque, che l’Esecutivo riesca ad attuare la riforma previdenziale. Stando ai dati del Def – il Documento di Economia e Finanza- le principali misure che hanno inciso sulla crescita della spesa per le pensioni sono state le pensioni a Quote: Quota 100, Quota 102 e ora Quota 103.
Molti hanno fruito di queste opzioni per uscire dal lavoro con qualche anno di anticipo. Per tal ragione, con la legge di Bilancio 2024, il Governo Meloni ha modificato Quota 103 in modo da renderla meno dispendiosa per l’Inps e meno vantaggiosa per i lavoratori. Stando così le cose la cancellazione definitiva della legge Fornero e l’estensione a tutti di Quota 41, sembrano due traguardi sempre più distanti da raggiungere.
Si potrebbe valutare il ricalcolo contributivo per Quota 41 per poterla estendere a tutti ma anche questa ipotesi, quasi certamente, verrà rimandata a tempi migliori. Il Governo di Giorgia Meloni, per il 2025, dovrà decidere se riconfermare per l’ennesima volta le due storiche misure di prepensionamento: Ape sociale e Opzione donna.
Queste sono nate, rispettivamente, nel 2017 e nel 2004 ma non sono mai entrate a far parte della cerchia delle misure strutturali. Si tratta di misure che si rivolgono solo a platee ristrette ma rappresentano pur sempre un’ulteriore spesa per lo Stato. Futuro incerto anche per Quota 103, che il prossimo anno potrebbe essere forse rimpiazzata da una nuova opzione.
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