Il costo dell’energia scende dopo anni di aumenti dovuti alla situazione internazionale, ma perché continuiamo a pagare tantissimo?
Gli ultimi due anni, a partire dall’invasione russa dell’Ucraina, sono stati un vero salasso per le tasche dei cittadini europei. La guerra, infatti, ha comportato un significativo aumento dei prezzi dell’energia, cioè del gas che viene importato in grandi quantità in Europa dalla Russia.
Dal momento che il prezzo del combustibile è una voce importante delle nostre bollette, a parità di consumi il costo del sostentamento energetico delle nostre abitazioni era cresciuto a dismisura, tanto da indurre i Governi a intervenire direttamente per sostenere le famiglie in difficoltà.
Fortunatamente, negli ultimi mesi il prezzo delle materie prime sta cominciando a calare ma, purtroppo, questo non ha comportato il significativo abbassamento delle bollette che tutti speravamo. Questo dipende dal fatto che, oltre al costo delle materie prime, ci sono molti altri fattori che concorrono a definire il prezzo ultimo della bolletta: su quali commettiamo degli errori e come possiamo intervenire per limitarli?
Gli errori che fanno aumentare la bolletta
Molte persone sono convinte di fare un utilizzo oculato dei propri elettrodomestici, limitando gli sprechi e accendendoli soltanto quando è strettamente necessario. Le cose non stanno sempre così, dal momento che molto spesso trascuriamo aspetti importanti che influiscono sul nostro consumo energetico.
Per esempio l’impiego di elettrodomestici vecchi e di bassa classe energetica fa aumentare in maniera significativa i consumi e quindi il costo finale della bolletta. Un elettrodomestico di classe inferiore consuma infatti in media il 25% in più rispetto a un elettrodomestico simile ma della classe energetica appena superiore.
Oltre a questo, molto spesso i consumatori si ritrovano a pagare di più a causa del fatto che le offerte con cui avevano stipulato il contratto iniziale per la fornitura energetica sono scadute e quindi – come previsto dall’accordo – l’azienda ha cominciato ad applicare tariffe più alte.
Per quanto riguarda nello specifico la bolletta del gas, però, c’è da tener presente che è recentemente cambiato un fattore fuori dal nostro controllo: siamo tornati a pagare l’IVA ordinaria sul gas, cioè del 10% sulle forniture di gas per usi civili, il doppio rispetto al 2022 e al 2023, periodo in cui il Governo aveva deciso di abbassare l’aliquota al 5% per diminuire il carico economico sui cittadini.
Un altro problema che potrebbe essersi presentato è l’emissione di una doppia fattura da parte dell’azienda. Si tratta di un semplice problema contabile che però carica due volte il costo della fornitura sul conto di un consumatore. Se, quindi, una bolletta presenta un importo quasi doppio rispetto a quella dello stesso periodo dell’anno precedente, è possibile che si tratti di un errore dell’azienda.