Hanno fatto cantare intere generazioni, oggi alcune musicassette sono rare: il loro valore è incredibile

Ricordate le vecchie musicassette che si ascoltavano con il mangianastri o il walkman? Alcune di queste adesso valgono una fortuna 

Dai primordiali strumenti acustici alle moderne piattaforme digitali, ogni epoca ha visto emergere dispositivi unici e innovativi per la creazione, la registrazione e la riproduzione della musica. Questi dispositivi riflettono non solo gli avanzamenti tecnologici, ma anche i cambiamenti culturali e sociali che hanno plasmato il panorama musicale nel corso dei secoli.

Musicassette che hanno fatto cantare
Le musicassette che valgono una fortuna  – Fiorenzaoggi.it

Dal grammofono agli iPod, l’evoluzione dei dispositivi ha trasformato radicalmente il modo in cui interagiamo con la musica, influenzando profondamente la nostra esperienza e la nostra comprensione del potere della melodia e del ritmo. Tra questi dispositivi, ci sono, o meglio, c’erano anche le musicassette, andate di moda tra gli anni ’70 e ’80, prima che facessero la loro comparsa i primi supporti digitali, come il compact disc, meglio conosciuto come CD. 

Ma come tutti sanno, il  mondo del collezionismo punta soprattutto gli oggetti passati in disuso, che conservano un fascino irresistibile. E tra questi ci sono anche le musicassette di determinati artisti. Vediamo quali sono quelle che valgono di più.   

Ecco le musicassette più rare: alcune valgono una fortuna

La musica ha un’attrattiva universale e il mercato che la riguarda è vasto e in continua evoluzione, spostandosi sempre di più verso il digitale, mettendo in soffitta i vecchi dispositivi analogici come le musicassette.

Musicassette rare
Ecco quali sono le musicassette più rare – Foto Ansa- Fiorenzaoggi.it

Questo supporto, che è stato il simbolo di un’intera generazione, oggi è considerato vintage e può persino avere un valore economico significativo. L’invenzione della musicassetta risale agli anni ’60 grazie alla Philips, che sviluppò questo supporto utilizzando materiali plastici ( che all’epoca venivano prodotti in grande quantità) per contenere bobine di nastro magnetico riproducibili con appositi dispositivi elettrici.

Le musicassette, utilizzate per decenni per la registrazione audio e la riproduzione musicale, hanno avuto anche una versione mini molto diffusa dagli anni ’80 agli anni 2000. Alcune musicassette rare possono addirittura valere cifre considerevoli sul mercato del collezionismo. Ad esempio, l’audiocassetta Buck 65, Year Zero + Unreleased Material, del 1996, con due dischi di autori diversi sui lati distinti, può valere più di 1.500 euro.

Altrettanto ricercata è Xero, un album del 1997 della band omonima, che ha dato vita ai Linkin Park: un singolo esemplare di questa rarissima musicassetta può valere oltre 4.000 euro. Un’altra chicca per i collezionisti è l’intero set da collezione sviluppato da Madonna nel 1987, chiamato The Madonna Collection, destinato al mercato filippino.

In base alle condizioni di conservazione, questo set completo di musicassette può valere tra i 700 e i 1.700 euro oggi. Insomma, come ormai è consuetudine nella nostra epoca, molti oggetti dei “bei vecchi tempi” non solo hanno grande valore culturale e storico, ma possono valere anche un mucchio di soldi grazie ai collezionisti. 

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