Il Ministro dell’Istruzione Valditara punta tutta l’attenzione sul voto in condotta e cambia la scuola: vediamo tutti i dettagli del nuovo Ddl
La scuola è da sempre al centro di un dibattito culturale nel nostro paese e ogni Ministro dell’Istruzione ha cercato di riformare e dare nuovi input per migliorare l’offerta formativa. Naturalmente le decisioni prese in passato non sempre sono andate nella direzione giusta ed oggi la situazione che troviamo nelle scuole italiane è a dir poco critica, facendo registrare il fenomeno dell’abbandono scolastico al 14,5%, un dato decisamente troppo alto e poco confortante.
I problemi della scuola italiana sono molteplici ed abbracciano molti aspetti. In primo luogo la qualità degli apprendimenti, i programmi di studio obsoleti e troppo teorici, dotazioni tecnologiche inadeguate e non in linea con gli altri paesi europei, scarsa motivazione dei docenti.
La scuola oggi
Ai problemi elencati nel paragrafo precedente si aggiunge un cambiamento sociale che attraversa trasversalmente la nostra penisola. La percezione è quella che i genitori di oggi siano profondamente cambiati rispetto al rapporto con gli insegnanti e che spesso si contrappongano al lavoro dei docenti invece di entrare in sinergia e collaborazione con loro nell’educazione dei propri figli.
Il risultato è che la contrapposizione genera dei veri e propri conflitti tra famiglia e corpo insegnante assolutamente inconcludenti e controproducenti che però determinano negli alunni e nei genitori atteggiamenti aggressivi davvero inaccettabili. E’ sempre più difficile per gli insegnanti gestire le classi per colpa di alcuni studenti che arrivano a travalicare il normale rispetto dovuto ai professori, attuando comportamenti sempre più aggressivi.
Il Ddl del Ministro Valditara
Il nuovo Ddl del Ministro dell’Istruzione Valditara va proprio in questa direzione, rimettendo al centro la condotta degli studenti a scuola come elemento imprescindibile della formazione scolastica e prevedendo multe salate per chi aggredisce il personale scolastico. L‘insufficienza nel voto in condotta sarà determinante per la bocciatura tornando a fare media con il resto dei voti. Inoltre se l’insufficienza sarà assegnata nelle valutazioni intermedie (primo quadrimestre) scatterà l’obbligo di partecipazione ad attività di cittadinanza solidali.
Per le scuole superiori il 6 in condotta comporterà un debito formativo in educazione civica da recuperare a settembre. Inoltre il peso del voto in condotta agirà anche sull’ammissione all’esame di maturità. La politica delle sospensioni cambierà nella direzione dell’obbligo di partecipare ad attività scolastiche mirate e nel caso di sospensione superiore ai due giorni obbligo di svolgere attività di cittadinanza solidale. La ratio è quella di far riflettere gli studenti sui motivi dei loro comportamenti inadeguati e sollecitare il senso di responsabilità e la consapevolezza delle conseguenze dei propri atti.
Le altre novità riguardano il metodo Montessori che verrà esteso, in fase sperimentale, a tutto il primo ciclo scolastico comprese le scuole medie e che poi andrà a regime nella scuola pubblica. Alle elementari si torna al giudizio sintetico e non più descrittivo con i termini noti: insufficiente, sufficiente, discreto, buono e ottimo.