Tra le ospitate di Che Tempo che Fa di Domenica 28 aprile, anche quella di un volto storico della Rai che racconta della malattia e dell’abbandono dell’azienda.
Nel solito e fisso appuntamento della Domenica sera sul Nove, Fabio Fazio ha condotto diverse interviste proprio come nell’anima di Che tempo che fa. Tra gli ospiti anche Franco Di Mare, giornalista e storico volto della Rai che si è mostrato per la prima volta in tv dopo parecchio tempo.
Gli addetti ai lavori forse lo sapevano, ma di sicuro non tutti, Franco Di Mare è malato: “Mi sono preso il mesotelioma, un tumore molto cattivo e legato alla presenza di amianto nell’aria e si prende tramite la respirazione di particelle di amianto, senza neanche rendersene conto“. Napoletano classe 1955, Franco Di Mare inizia a lavorare con l’Unità negli anni Ottanta, nel 1991 l’ingresso in Rai e da quel momento è diventato uno degli inviati di guerra più apprezzati; l’America Latina, il Medio Oriente, la Guerra del Golfo e poi l’Eritrea, il Ruanda fino ai Balcani ed è proprio qui, che probabilmente, ha inalato le tossine rimaste dormienti per 30 anni e contro cui oggi combatte.
“Dalla Rai sono spariti”, Franco Di Mare senza mezzi termini sull’ex azienda
L’occasione è stata la presentazione del nuovo libro del giornalista, Le parole per dirlo. La guerra fuori e dentro di noi; ma le pagine del libro sono state solo il là per un racconto forse un po’ più intimo in cui Di Mare per la prima volta si mostra al pubblico che ben lo conosce in una veste differente.
Visibilmente cambiato e con “Un tubicino che mi corre sul viso, collegato ad un respirato che mi permette di essere qui a raccontare, a parlare“. E Franco Di Mare il racconto lo fa: della malattia, del tempo che scorre e della quasi impossibilità per lui di avere un lieto fino in questa storia, ma anche la speranza per la ricerca che avanza, che trova nuove cure a malattie e tumori che si credevano incurabili, ogni giorni. E, quindi, un messaggio lanciato a chi ha la sua stessa forma tumorale, di non arrendersi perché ci si potrebbe svegliare una mattina e avere una cura.
Un Franco Di Mare senza mezzi termini e che presenta il conto anche all’azienda a cui ha dedicato la sua carriera. Quella Rai di cui è stato anche dirigente -nell’ultimo periodo era stato nominato direttore di Rai3-, “Ho avuto una vita bellissima -racconta ad un commosso Fazio- le memorie che ho sono piene di vita. Mi dispiace di scoprirlo solo adesso“. Poi il conduttore gli chiede se c’è rimpianto per qualcosa e il giornalista ne approfitta per dire la sua sull’abbandono della Rai.
“Tutta la Rai si è dileguata”
Stando alle sue parole, nel momento in cui ha scoperto della malattia Franco Di Mare si è visto abbandonato da tutta la Rai, anche da quei dirigenti di cui lui faceva parte. “Si negavano al telefono con me“, ha spiegato, un’assenza sul piano umano che proprio non riesce a capire e per “la quale -dice- trovo un solo aggettivo: è ripugnante“.