Quando arriva il rimborso del 730 sull’assegno pensionistico? C’è la data ufficiale dell’accredito che non sarà uguale per tutti.
Maggio è il mese della dichiarazione dei redditi così come gennaio è il mese dell’ISEE. La tempestività sarà fondamentale per poter ricevere l’eventuale rimborso il prima possibile. Vediamo cosa è previsto per i pensionati.
Le Certificazioni Uniche sono arrivate entro il 16 marzo. Ora il documento dovrà essere unito all’altra documentazione utile per la dichiarazione dei redditi da inoltrare entro il 30 settembre. Ci sono ancora parecchi mesi, perché mai iniziare a preoccuparsi fin d’ora? Il motivo è semplice, prima si compilerà il modello 730 prima si riceveranno i soldi del rimborso legato alle spese portate in detrazione.
Ogni anno è maggio il mese a partire dal quale sarà possibile procedere con la presentazione del 730 all’Agenzia delle Entrate. I cittadini possono agire in autonomia controllando e inviando il modello precompilato che l’AdE mette a disposizione sul sito ufficiale (si accede tramite credenziali digitali) oppure possono rivolgersi ai CAF ricordando di prenotare in tempo un appuntamento.
In base a quanto dichiarato nella dichiarazione si capirà a quanto ammonta il conguaglio a debito o a credito per quel che riguarda le imposte in riferimento all’anno 2023. Le somme verranno accreditate (o addebitate) direttamente nel cedolino della pensione o nella busta paga.
I tempi di pagamento del conguaglio per i pensionati sono di due mesi rispetto all’invio della dichiarazione dei redditi. Significa che i soldi a credito o a debito saranno conguagliati a partire dall’ottavo rateo pensionistico ossia nel mese di agosto. Questo, però, solo per chi invierà subito il modello 730, ovvero tra maggio e il mese di giugno.
Chi presenterà il 730 in ritardo dovrà attendere due mesi dalla data di invio. Il conguaglio, dunque, arriverà a settembre inoltrando la dichiarazione dei redditi a luglio, ad ottobre procedendo ad agosto e così via. Se l’importo del rimborso è molto alto, invece, occorrerà attendere dicembre e in alcuni casi anche febbraio/marzo 2025. Parliamo generalmente di cifre dai 4 mila euro in su.
Chi è in debito con il Fisco aspetterà il 30 settembre per inviare il 730 in modo tale da ritardare il momento del prelievo delle somme dal cedolino (ottobre o novembre). Solo chi è a credito agirà tempestivamente per ottenere l’aumento dell’assegno pensionistico nel mese di agosto. Questi tempi sono validi se si sceglie l’INPS come sostituto d’imposta per i rimborsi 730. Optando per l’Agenzia delle Entrate, invece, le tempistiche saranno molto più lunghe (sei mesi).
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