Mangereste in un ristorante gestito dall’intelligenza artificiale? Aperto il primo al mondo, ecco chi cucina

Ha aperto il primo ristorante gestito dall’Intelligenza Artificiale. Si chiama Caliexpress ed è completamente tech. 

All’interno del ristorante solo tecnologia di Miso Robotics, la società che ha creato la prima stazione di frittura robotica basata sull’IA Flippy e PopID, azienda tech progettatrice di un sistema di invio ordini con autenticazione biometrica.

Il futuro in cui l’uomo interagisce con i robot è arrivato. Non si deve più attendere per capire cosa significhi avere a che fare con l’intelligenza artificiale nella vita quotidiana. Questa realtà da un lato affascina ma dall’altro spaventa. Il contatto con qualcuno o meglio qualcosa di non umano che è però in grado di conversare, dare suggerimenti, fornire informazioni e adesso anche cucinare, può spiazzare e intrigare.

Fino a che punto ci si spingerà? Gli Stati pian piano metteranno delle regole per evitare che la nuova tecnologia possa essere utilizzata in maniera sbagliata ma questo è proprio il timore più grande, ovvero superare i limiti e non essere più in grado di tornare indietro. Le novità oggi possono entusiasmare sottolineando l’abilità dell’uomo nel creare macchine capaci di pensare ma siamo sicuri che tutto questo sia positivo e un valore aggiunto per l’umanità?

Apre il ristorante gestito dall’Intelligenza Artificiale, chi cucina?

A Pasadena, in California, ha aperto Caliexpress, un ristorante tech in cui l’Intelligenza Artificiale è protagonista indiscussa. Il robot Flippy ha sensori che gli permettono di cucinare i condimenti. Gli hamburger vengono preparati, invece, da BurgerBot, un altro robot autonomo. Il risultato soddisfa l’amministratore delegato di PopID. Si è riusciti a creare un locale in cui ogni singolo processo di cottura è automatizzato così come lo sono le ordinazioni.

Il ristorante è completamente autonomo, una novità assoluta raggiunta dopo anni di ricerca, sviluppo e investimenti da parte di più aziende rivoluzionare che hanno una chiara visione del futuro completamente basata sulla tecnologia. In un’ora si producono 113 chili di patatine fritte nonché 100 polpette. Efficienza e velocità sono indiscutibili ma cosa ne è delle persone che lavorano nel settore della ristorazione? Se l’IA dovesse sostituire cuochi e camerieri si perderebbero numerosi posti di lavoro.

C’è poi un’altra domanda, ai consumatori piace l’idea che a preparare le pietanze siano dei robot? In realtà l’Intelligenza Artificiale sostituisce solo in minima parte le mansioni umane al fine di velocizzare le operazioni e di migliorare l’esperienza dei clienti. L’uomo non verrebbe, dunque, messo da parte, ma sarebbe chiamato ad interagire con le macchine di Intelligenza Artificiale.