Conservare un francobollo può valere veramente una fortuna: da un semplice oggetto si possono ricavare introiti inaspettati.
Non tutti i francobolli hanno lo stesso valore, ma ci sono alcuni che valgono davvero cifre enormi e da tenere in debita considerazione, perché danno modo di avere un guadagno inatteso grazie al desiderio e all’entusiasmo dei collezionisti.
Impiegati per la spedizione delle lettere, i francobollo risalgono al diciannovesimo secolo e sono diventati per molto tempo un punto di riferimento sul fronte della corrispondenza. Adesso alcuni di essi sono oggetti da collezione, con tanto di possibile affare in vista.
In Italia i vari episodi storici e gli eventi di natura rievocativa hanno dato vita alla stampa di prodotti con carattere celebrativo. Molte monete, infatti, raffigurano episodi di prima dell’Unità d’Italia, la stessa cosa vale anche per vari francobolli. Per fare un esempio si può citare il Regno Lombardo-Veneto durante il quale furono creati pezzi a dir poco unici. Francobolli utilizzati non per funzioni di natura postale, ma sotto forma di segnatasse per i giornali.
Nulla di differente rispetto all’affrancatura del francobollo, ma certamente una rarità in alcuni casi. E proprio la difficoltà di reperire questo tipo di francobolli, in quanto legati all’emissione dei quotidiani, ne aumenta in maniera considerevole il valore.
Esistono però dei francobolli da 5-10 soldi, valuta dell’Impero Austro-Ungarico, che mostrano il sovrano Francesco Giuseppe con il viso rivolto verso destra. Se ben conservato un singolo pezzo può valere decine di euro, in caso di pezzo integro si può superare senza problema la cifra di 5mila euro. Ma alcuni sono veramente ricercati e possono arrivare fino a 10mila euro, una valutazione da non sottovalutare.
Certamente quelli stampati a ridosso dell’Unità d’Italia sono i pezzi pregiati proprio per la loro portata storica. Ci sono però delle eccezioni come il “Gronchi Rosa” del 1961. Senza dimenticare quello emesso nel 2008 dallo Stato per i nuovi maggiorenni, denominato “foglietto 18enni“. In disponibilità limitata, infatti, oggi può valere anche qualche centinaio di euro.
Ma quali sono i criteri che determinano il valore di un francobollo? Assume rilevanza senza ombra di dubbio l’area geografica e anche il periodo storico e lo stato di conservazione. Gli esperti consigliano in ogni caso di acquistare direttamente dai canali ufficiali, vedi case d’asta specializzate, così da evitare possibili truffe.
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