C’è una bella novità per chi ha intenzione di convolare a nozze: con il Bonus Matrimonio ci si può sposare senza pagare nulla.
Chi ha organizzato o sta organizzando il proprio matrimonio sa che, oltre alla voglia che vada tutto bene, sono tantissime le spese da sostenere: non solo gli abiti e il pranzo o la cena al ristorante, ma anche la musica, gli addobbi, i fiori e molto altro ancora. In media per un matrimonio si può arrivare a spendere alcune decine di migliaia di euro ma ciò non ferma i tanti innamorati che vogliono vivere il giorno più bello.
È degli ultimi giorni la notizia di un nuovissimo Bonus Matrimonio che permetterà a chi ha voglia di sposarsi di vivere il giorno più bello senza spendere nulla. Ecco come funziona questa nuova agevolazione.
Organizzare un matrimonio comporta non poco stress per gli sposi e le famiglie ma anche moltissime spese. Per questo, per sostenere chi vuole fare il grande passo, è in arrivo il nuovo Bonus Matrimonio, che permette di sposarsi senza pagare nulla.
In particolare si parla di una detrazione IRPEF del 20% delle spese sostenute per il matrimonio (passatoia, libretti, fiori, abiti, ristorazione, acconciatura, foto), fino ad un massimo di 20.000 euro, da ripartire in 5 quote annuali di uguale importo.
Il Bonus Matrimonio spetterebbe alle coppie con meno di 35 anni con cittadinanza italiana da almeno 10 anni, che si sposino con rito religioso (celebrato in chiesa o in un luogo di culto) e che abbiano un determinato ISEE riferito all’anno precedente (non superiore a 23.000 euro a coppia, cioè non superiore a 11.500 euro a persona).
Affinché sia riconosciuta la detrazione sulle spese sostenute, è necessario che queste vengano pagate con bonifico, carta di debito o credito. Non sono ammessi assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Anche se per il momento questa è solo una proposta di legge che è in fase di analisi in Commissione Finanze della Camera dei Deputati, fa ben sperare per tutti coloro che vogliono convolare a nozze ma non hanno i mezzi per farlo.
L’idea di chi ha proposto l’istituzione di un Bonus Matrimonio è proprio quella di combattere la diminuzione della nuzialità fra i più giovani. Secondo i deputati promotori, tanti giovani rinunciano a sposarsi in chiesa (e magari a fare un matrimonio con rito civile) anche per questioni economiche. Con questo Bonus si vuole invece incentivare le tante coppie a non rinunciare al matrimonio con rito religioso. Ecco perché la proposta di legge dovrebbe essere discussa in Parlamento a breve.
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